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Il contributo dell’Ingegneria Forense in un caso di infortunio sul lavoro ad Aosta

Ancora una volta il contributo dell’Ingegneria Forense è stato determinante per ricostruire non solo la corretta dinamica, ma anche le cause di un infortunio sul lavoro con esito mortale accaduto a Chambave (AO).

Il 3 marzo 2022 un lavoratore di 61 anni, Salvatore Esposito, è rimasto schiacciato dalla rampa di carico di un semirimorchio mentre, insieme con un collega, stava caricando un escavatore sul mezzo.

In un primo momento le indagini avevano portato la Procura della Repubblica ad iscrivere nel registro degli indagati solamente i tre amministratori della società cooperativa per cui lavorava l'infortunato, rappresentando il Datore di Lavoro (DdL); tuttavia, cautelativamente, il PM aveva affidato un primo accertamento ex art. 359 cpp (accertamenti ripetibili) anche al fine di individuare eventuali terzi soggetti che potessero aver avuto una responsabilità nell'accadimento.

All'esito di questa verifica è stato iscritto nel registro degli indagati anche un quarto soggetto: il fabbricante dell'automezzo.

I tre amministratori con veste di DdL hanno scelto di essere giudicati secondo il rito abbreviato, mentre il legale rappresentante dell'azienda che aveva costruito il semirimorchio ha scelto il rito ordinario (dibattimento) e il 21 marzo 2024 il Tribunale di Aosta ha emesso la prima sentenza di condanna, proprio nei confronti del fabbricante.

Per ricostruire l’esatta dinamica dell’incidente e valutare le cause, da cui magistrati e avvocati valuteranno i profili di colpa nell’utilizzo e manutenzione (DdL) e nella progettazione/costruzione del mezzo, il PM dott. Francesco Pizzato ha incaricato un collegio di CT del PM secondo il rito previsto per gli accertamenti non ripetibili, composto dal prof. ing. Fabrizio Mario Vinardi e dall’arch. Laura Lanzani.

 

Il ruolo degli accertamenti tecnici nel determinare le cause 

Dagli accertamenti del Collegio dei CT del PM è emerso che l’infortunato stava predisponendo la discesa della rampa idraulica di sinistra del semirimorchio, posizionandosi in un’area nella quale nel Manuale di Utilizzo (MdU) viene fatto espresso divieto di operare.

Questa esposizione a rischio di schiacciamento da parte della pesante rampa si è purtroppo concretizzato in un infortunio, nel momento in cui l'azionamento idraulico (composto da un cilindro a singolo effetto e relativi collegamenti/leverismi meccanici) ha ceduto di schianto.

In particolare, si è assistito alla frattura meccanica della giunzione saldata che univa la traversa orizzontale posteriore (solidale alla rampa) con la staffa su cui era ancorato lo stelo del pistone; la rampa, che normalmente si muove in modo progressivo e controllato, si è così mossa in modo repentino, colpendo e schiacciando a terra l’operatore, causandogli purtroppo lesioni fatali.

Le cause sono state identificate da un lato nella condotta dell’infortunato, in palese violazione sia delle prescrizioni operative del MdU, sia delle più elementari norme di sicurezza, ma si dovrà accertare se il DdL aveva correttamente formato e addestrato il lavoratore, oltre a predisporre idonee procedure di utilizzo; dall’altro, nel cedimento meccanico improvviso del componente saldato.

Gli accertamenti a cura degli UPG ASL si sono occupati degli aspetti di formazione/addestramento dell'operatore, che peraltro risultava assunto nello stesso giorno, ma in un momento successivo all'evento. 

Un momento delle operazioni peritali 

Le conclusioni tecniche e il contributo dell’Ingegneria Forense

Già l'esame visivo, poi confermato dalle successive indagini di laboratorio, ha confermato una errata e/o imperita esecuzione della giunzione di saldatura tra i due componenti soggetti al cedimento; in particolare, il cordone di saldatura che collegava i citati componenti risultava assente/insufficiente in alcuni punti, oltre ad una mancata compenetrazione dei materiali, circostanza necessaria per assicurare il collegamento permanente e “sicuro” tra i due componenti in acciaio (staffa e traversa).

Un altro caso dove l’Ingegneria Forense è stata determinante per chiarire la dinamica dell’infortunio e le cause che lo hanno reso possibile, circostanze dalle quali il Tribunale giudica le responsabilità e, nella positiva, condanna gli imputati.

 

2024-03-21-aostasera-sentenza-condanna.pdf

2022-03-31-morto-sul-lavoro-a-chambave-disposti-accertamenti-tecnici-sul-rimorchio-dell-rsquo-autoarticolato-aosta-news.pdf

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